Cosa vuole dire essere empatici? “L’empatia è la capacità di un individuo di comprendere in modo immediato i pensieri e gli stati d’animo di un’altra persona”.

Dal punto di vista letterario è tutto chiaro, ma da un punto di vista pratico no: l’empatia, sopratutto quella giovanile, è in declino.

L’Università del Michigan, infatti, ha condotto uno studio su 14.000 studenti che ha evidenziato come i livelli di empatia tra i giovani americani siano calati del 40 per cento in meno rispetto agli alunni negli anni Ottanta e Novanta.

Questa dato cosa comporta? L’aumento di narcisismo e la perdita di empatia sono le ragioni per cui oggi quasi un terzo dei ragazzi negli Usa sono depressi o hanno problemi di salute mentale.

La Danimarca, paese etichettato come quello che possiede “gli abitanti più felici al mondo”, va controcorrente, prendendo molto seriamente l’empatia ed inserendola come lezione scolastica durante la settimana (1 ora per gli alunni dai 6 ai 16 anni).

Durante il tempo di classe, i ragazzi parlano di problemi personali o di gruppo, della difficoltà che provano nel rapportarsi con la famiglia, con i compagni, con gli amici.

Ma non solo: parlano anche di emozioni, imparando a comprenderle, ad esprimerle a regolarle.

Obiettivo? Quello di creare un‘atmosfera accogliente, piacevole, intima.

Come rendere l’ora d’insegnamento della “materia empatica” più serena e divertente? Semplice: mangiando una fetta di torta al cioccolato auto-prodotta dai bambini.

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