Nuovo sport, nuovo divertimento.

Il VX, sport nato qualche anno fa nello Yorkshire in Inghilterra, sbarca nella città di Lecco, più precisamente nella scuola primaria “Oberdan” di Lecco – Belledo.

Infatti dallo scorso 25 Novembre un tecnico specializzato dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Polìsport” è entrato nell’istituto lecchese per far provare un’esperienza diversa di sport ai bambini della seconda elementare.

Il progetto, finanziato interamente dall’istituto, ha una durata di 10 ore totali a classe.

Il VX è un gioco inclusivo e misto, dove non ci sono differenze di categorie tra donne e uomini, ma solo di età.

E’ accessibile anche ai “meno sportivi” perché lo scopo del gioco è immediato: colpisci gli avversari e cerca di non essere colpito.

Inoltre, il VX sfrutta e migliora la resistenza aerobica ed anaerobica, la coordinazione oculo-manuale, percezione spaziale e intelligenza tattica; tutte abilità trasferibili ad altri sport. Questo è uno dei motivi principali per cui tutti gli insegnanti vogliono portarlo nelle loro scuole.

Ma come si gioca?

Ci sono tre versioni: 5v5, giocato in una normale palestra, e 1v1 e 2v2, giocati in un campo da squash. Ogni atleta ha disposizione un bastone, il VstiX, alle cui estremità si trova un “cucchiaio”, simile alla pelota o al lacrosse, per raccogliere la pallina e lanciarla contro gli avversari. A seconda della versione, si gioca con 3 o 5 palline.

Qualsiasi pallina che colpisce dalle spalle ai piedi è un punto per gli avversari e ci si può muovere liberamente nel campo (si tratta di uno sport di invasione). Ogni volta che si viene colpiti non si è eliminati, un altro motivo per cui piace nelle scuole, ma ci si ferma e si alza la mano per dichiarare di essere colpiti, un punto agli avversari e si continua a giocare.

Infatti, uno dei principi su cui si basa il VX è la sportività, insieme all’onore e all’integrità.