Come ogni lunedì, ritornano i consigli di lettura della Libreria Mascari 5 di Lecco.
Ecco la proposta per questo lunedì:
TITOLO: L’ONDA
AUTORE: SUZY LEE
EDIZIONI: CORRAINI
PREZZO: 18.00
Il mare è così: un limitare liquido che con il suo movimento costante gioca con chiunque gli si avvicini curioso. Certo il mare è anche l’universo sconosciuto, la forza incontrollabile e la natura ingovernabile, ma tranne alcuni drammatici casi, il mare è per i nostri bambini l’esperienza incuriosente del rapporto con la natura.
La natura torna ad essere soglia privilegiata che permette al bambino di passare dal suo mondo ad un mondo altro, che è quello liquido dell’acqua, ma che è soprattutto quello dei propri pensieri e dell’immaginazione.
Quando la storia incomincia, dopo il titolo, ci sono solo loro: la bimba e l’onda in un dialogo muto. Sembra un balletto regolato da leggi fissate e vecchie come il mondo: prime le due si studiano, poi si provocano, si toccano, si rincorrono… e poi finalmente giocano e si uniscono, dialogano, cantano, ballano. Le pagine raccontano questo corteggiamento con il bianco, il grigio e l’azzurro dell’onda, la costa del libro (il centro che unisce le pagine) diventa il limite, la porta che dà sull’altro mondo, l’armadio su Narnia: a sinistra c’è la bambina, a destra l’onda e non si toccano. Ma quando il trionfo del gioco e del coinvolgimento si compiono tutto è contaminato: il cielo è blu piatto e il grigio della spiaggia è trapuntato da conchiglie azzurre, adesso l’onda scorre facilmente oltre il limite a sinistra e la bambina si bagna a destra. L’entusiasmo è palpabile, contagioso … e anche quando è tempo di andare a casa, tutto rimane azzurro.
L’onda è un libro curato in ogni minimo particolare eppure capita frequentemente che il lettore scorrendo le prime pagine si chieda: «Ho comprato un libro fallato? Manca il braccio della bambina: arriva fino al centro, ma poi non continua sulla pagina di destra!». No è così! L’artista coreana gioca con questo limite fisico del libro per riprodurre la vertigine dell’immaginazione e lo fa in un modo che non è per niente astratto, ma anzi profondamente materico.
Questo libro che custodisce una riflessione teorica così preziosa è tuttavia amatissimo dai bambini che riconosceranno e narreranno la storia dei loro giochi, del sole e delle vacanze. I segni del colore stesi con pennellate evidenti chiedono di essere riprodotti e io e mio figlio Saverio ci siamo divertiti a giocare con le dita, pensando alle onde e al movimento e al gioco.
Un silent book amatissimo dai bambini dai 4 anni e capace di stupire, naturalmente, anche gli adulti.
