«Scopo dell’iniziativa non è certo mettere un vigilante a bordo, ma soltanto cercare di arginare fenomeni di bullismo e piccoli vandalismi. Il fine è prevalentemente educativo».

La vicenda della “sentinella” sullo scuolabus a Ballabio ha fatto in pochi giorni il giro del web. Ma i tanti che già immaginavano una sorta di guardia intransigente che guardasse a vista gli scolari resteranno spiazzati. Dai prossimi giorni (per motivi burocratici è stato necessario infatti posticipare l’avvio del servizio rispetto alla data ipotizzata del 5 febbraio) sul pullmino che trasporta i bambini delle elementari saranno presenti, e si alterneranno, due educatrici.

«Si tratta di operatrici che lavorano in questo campo e si confronteranno periodicamente con le insegnanti – spiega l’assessore all’Istruzione del Comune di Ballabio, Sara Gattinoni – Una di loro lavorava in paese e dunque già conosce l’ambiente».

Ma cosa è successo di tanto grave durante l’anno scolastico da rendere necessaria questa iniziativa? «Tutto è partito dalla segnalazione di due genitori riguardo un paio di bambini più grandi che spintonavano e ne insultavano altri. Forme di bullismo che per fortuna non sono mai degenerate. L’autista dello scuolabus ci ha confermato gli episodi, oltre ad atti di danneggiamenti al mezzo, per esempio sedili strappati o bucati con le penne».

A quel punto, il Comune di Ballabio si è visto costretto a intervenire. «Ho contattato la cooperativa che gestisce il servizio per proporre l’inziativa», prosegue Gattinoni. «Ho inoltre scritto a tutte le famiglie per avvisare riguardo il fenomeno, ma soltanto un genitore mi ha risposto chiedendomi se il proprio figlio fosse coinvolto. Mi sarei aspettata una maggiore partecipazione. In ogni caso, il nostro intervento vuole avere fini educativi più che repressivi. Ricordo che in caso di recidività la scuola provvederà alla sospensione di cinque giorni, oltre la quale c’è la sospensione per l’intero anno scolastico».

 Entro fine settimana le educatrici entreranno in servizio. Solo fra qualche settimana si potrà constatare se l’iniziativa avrà calmato i bambini un po’ troppo “vivaci”.
 
Fonte: leccotoday.it