Il 02 ottobre è la festa dei nonni, giorno scelto per celebrare l’importanza del loro ruolo e il contributo speciale che possono dare alla vita dei nipoti. Nella frenetica vita di molte famiglie, il supporto dei nonni è, sempre di più, una risorsa fondamentale per la gestione dei bambini: molti nonni affiancano i genitori, diventando babysitter a tempo pieno o intervenendo all’occorrenza come “tappabuchi”.

Creare una collaborazione con i nonni è fondamentale per il benessere dei bambini e dei genitori, evitando sovrapposizioni di compiti e di responsabilità. Come si impara ad essere genitori, così nonni non si nasce, ma si impara ad esserlo, ed è, dunque, necessario comprendere i confini dei ruoli di ciascuno, per poterli rispettare, senza turbare gli equilibri familiari.

Ecco alcuni consigli utili per gestire al meglio il rapporto con i nonni:

  1. Distinguere i ruoli: ai genitori spetta il compito di occuparsi delle scelte educative. Per questo è utile che i genitori concordino poche regole chiare, e che siano condivise da entrambi i genitori
  2. Informare i nonni in modo altrettanto chiaro ed esplicito sulle regole che, come genitori, riteniamo essenziali e imprescindibili, facendo degli esempi pratici tratti dalla vita quotidiana, senza dare niente per scontato. Le nostre scelte educative possono essere diverse dai riferimenti che hanno in mente i nostri genitori. Condividere e rendere partecipi i nonni di come e del perché abbiamo fatto determinate scelte può aiutarli a capire che sono importanti per noi.
  3. Chiaritevi immediatamente: Se i nonni hanno fatto qualcosa che non avete gradito o che ritenete non in linea con le vostre scelte educative fondamentali, allora comunicate, con serenità, il vostro disappunto al diretto interessato (evitando di stressare il partner con lamentele che non risolverebbero nulla!)
  4. Nel caso sorgano dissapori tra gli adulti, mai litigare in presenza del bambino
  5. Non approfittare dei nonni, né dare per scontata la loro disponibilità. Anche i nonni hanno la loro vita privata e se sono in pensione, si stanno godendo un periodo di meritato riposo dopo anni di lavoro, quindi rimettiamo i loro spazi.
  6. Teniamo presenti le reali capacità dei nonni anche tenendo conto dell’età e delle energie fisiche: ad esempio in alcuni casi i nonni tendono a rimediare alla mancanza di energie fisiche (necessarie soprattutto per badare ai nipoti più piccoli), ammettendo comportamenti poco funzionali per il bambino (ad esempio, tenendo nel passeggino per tempi prolungati, nipotini già in grado di correre e saltare, che se lasciati liberi i nonni non sarebbero in grado di rincorrere)
  7. Avere la consapevolezza che le trasgressioni concesse dai nonni sono eccezioni. La casa dei nonni è “zona franca”, bambini sono molto attenti e capaci di discriminare le situazioni. Sanno che con i nonni possono permettersi cose che non potranno fare con i genitori. Il fatto di poter avere accesso a più figure di riferimento e a modelli educativi diversi è una risorsa per il bambino. Inoltre i nonni solitamente hanno più tempo e pazienza a disposizione e un ritmo di vita più vicino a quello dei bambini.Un altro elemento importante è che poter contare sull’aiuto dei nonni fa sentire i genitori meno soli e dentro una rete familiare di supporto e sostegno, non solo pratico ma soprattutto emotivo.Il tempo trascorso insieme giova sia ai nipoti sia ai nonni: ai bambini permette di di arricchirsi grazie al racconto di esperienze del passato e ai nonni offre una seconda giovinezza e l’occasione per aggiornarsi anche sui moderni modi di vivere e comunicare (pensiamo a quanti nonni hanno imparato ad usare il cellulare, mandare messaggi e videochiamate per comunicare con i nipoti!)

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