Un incontro interessante in cui i ragazzi del Molinatto di Oggiono hanno riconosciuto la passione del giornalista, testimoniata in prima persona da un professionista di primo livelo: gli allievi – infatti – sono stati conquistati dai racconti dal giornalista Luigi  Geninazzi.
La situazione complessa del Medioriente è stata presentata in un modo per loro accessibile e fornendo qualche chiave di lettura rispetto a quello che sentono e vedono ogni giorno al telegiornale, fino ad arrivare al tema dei migranti che ci tocca molto da vicino.
Questo ha fatto nascere in loro attenzione e apertura al mondo e tante domande, anche a livello personale.
In seguito alcune citazioni significative:

“Ho pensato alla passione e ai sacrifici che comporta questo lavoro e ho capito che ha vissuto la sua esperienza da protagonista; con questo incontro ci ha insegnato che dobbiamo andare fino in fondo nel nostro lavoro e avere fame di conoscenza”

“Vedendo la foto in cui Geninazzi appare con due ragazzi in piazza durante la primavera araba, ho riflettuto sul fatto che è giusto per un giornalista intervistare anche le persone comuni, anzichè solo quelle famose o importanti che appaiono sui libri e in televisione”

“Geninazzi aveva un modo di parlare svelto, che gli permetteva di comunicare tante informazioni in poco tempo. Dal suo modo di parlare e rispondere alle domande si capiva che era un uomo appassionato del proprio lavoro, a cui piace scoprire quello che accade al mondo, curioso.”

“La cosa che mi ha impressionato di piú è il modo col quale le croci vengono tolte dai campanili, dalle chiese e dai cimiteri. Penso ai cristiani che ci vivono e penso anche a chi li perseguita. Questo incontro mi ha fatto capire che non bisogna giudicare prima di vedere piú a fondo e non solo attraverso internet o la tv; se si puó bisogna sperimentare, come fa Geninazzi, gli avvenimenti”

“Ma se fossi io una di quelle bambine sporche di calce, che si vedono sulle prime pagine dei giornali? Se fossi io una di quelle ragazze rinchiuse chissá dove ad aspettare il tanto sospirato aiuto? A volte mi capita di pensare alla fortuna che ho ad essere nata in Italia.